La filariosi cardipolmonare è una malattia parassitaria che colpisce prevalentemente il cane e meno frequentemente il gatto e il furetto. L’agente eziologico è un Nematode, Dirofilaria Immitis, ovvero un verme filiforme che presenta uno sviluppo larvale all’interno di un ospite invertebrato per poi mutare in parassita adulto (che può raggiungere anche i 10-13cm di lunghezza) nell’ospite definitivo. Per questo specifico sviluppo larvale necessita di una zanzara del genere Culex, Adex o Anopheles, gli stessi vettori che possono trasmettere la malaria. La zanzara che effettua il pasto di sangue su un animale infetto, ingerisce le microfilarie che dallo stadio larvale L1 all’interno dell’intestino della zanzara mutano per passare allo stadio larvale L2 ed infine ad L3.

E’ a questo punto del loro sviluppo che si localizzano all’interno delle ghiandole salivari per poi essere trasmesse tramite il successivo pasto di sangue nell’ospite definitivo (cane, gatto o furetto). Per circa 3 mesi lo sviluppo larvale avviene nel sottocute del cane, per poi successivamente entrare nel microcircolo sanguigno e localizzarsi prevalentemente all’interno dell’arteria polmonare.

A circa sei mesi dall’infestazione avviene la mutazione in maschi e femmine adulti, i quali si riproducono causando l’immissione in circolo di microfilarie in tutti gli organi.

A questo punto le microfilarie sono pronte per essere di nuovo assorbite dalle zanzare dando in questo modo il via ad un nuovo ciclo. La localizzazione del parassita all’interno dell’arteria polmonare ne provoca l’ostruzione meccanica, con conseguente difficoltà di circolo sanguigno e dilatazione del ventricolo destro. Lo sviluppo della malattia può avvenire in mesi o addirittura anni, per questo è importante effettuare il test una volta l’anno per riconoscere i soggetti positivi. Infatti, la filariosi, se non riconosciuta e trattata tempestivamente, può causare disturbi di circolo, affaticamento e nei casi più gravi embolia e morte.

L’insorgenza della filariosi era confinata anni fa solo in alcune regioni italiane, mentre gli studi recenti mostrano una distribuzione endemica in tutta Italia con un numero sempre crescente di soggetti parassitati.

Il Tiburvet ha deciso di collaborare per intraprendere uno screening sulla filaria, così da raccogliere dati sulla presenza di questo parassita sul nostro territorio. Il test viene effettuato a prezzo ridotto, in un periodo compreso tra Marzo e Ottobre. Per informazioni o per prendere un appuntamento contattate l’ambulatorio. Vi ricordiamo che i prelievi per eseguire i test per la filaria vengono eseguiti dal lunedi al venerdi previo appuntamento telefonico.

L’importanza del test ematico è relativa soprattutto ai fini preventivi, in quanto un test negativo permette di trattare il cane in sicurezza, tramite una somministrazione mensile di una compressa che protegge il cane dallo sviluppo della filariosi cardio-polmonare, e terapeutici, in quanto i soggetti positivi possono essere riconosciuti e trattati tempestivamente.

Per eventuali domande potete contattarci tramite le modalità descritte in contatti.

CURIOSITA’

Esiste anche un’altra forma di filariosi, ovvero quella cutanea sostenuta da Dirofilaria Repens. Viene trasmessa sempre tramite vettori invertebrati e presenta un ciclo biologico simile alla filariosi cardiopolmonare.

La differenza con quest’ultima è che gli adulti rimangono localizzati nel sottocute causando gravi reazioni cutanee.

L’importanza di questa parassitosi risiede nel fatto che è una Zoonosi e quindi può colpire anche l’uomo. In quest’ultimo il ciclo biologico del parassita rimane incompleto ma può causare l’insorgenza di formazioni nodulare cutanee.